DIOCESI DI GORIZIA

«Rinnovaci con il tuo Spirito»

Com’è efficace l’aspro richiamo odierno di Giovanni Battista nei nostri confronti! La liturgia purtroppo, anche se come una brava cuoca che mozza la testa e la coda del pesce per cucinarlo, ha evitato quel grido “razza di vipere” lanciato senza timore alla gente. E a noi oggi.

Come mai questo grido? Perché la gente pensava: faccio già parte dei credenti. Ma, a guardare la vita pratica, questo era assolutamente non rilevabile.

Ecco che il Vangelo viene incontro a chi invece vuole lasciare spazio alla gioia che viene da Dio; anzi, a chi vuole accogliere il Dio che porta gioia.

Le indicazioni di Giovanni Battista sembrano semplici: sii fratello, condividi i tuoi beni; sii parco, accontentati delle cose; sii mite, non maltrattare o pretendere più di ciò che l’altro può offrirti. Indicazioni apparentemente banali, ma che muovono la vita pratica e cambiano i rapporti sociali.

E soprattutto aiutano ad uscire dalla illusione diabolica che sono innanzitutto gli altri a dover cambiare. Oppure che vivere bene alla fine vuol dire occuparsi e spendere soltanto per se stessi e le proprie comodità, lasciando che il mondo vada per la sua strada.

Il Signore oggi ci promette la gioia, ci offre la gioia. Egli viene a noi cavalcando le parole del profeta Sofonia, che incoraggiava il popolo che aveva abbandonato il fervore verso Dio, e nascondendosi negli inviti alla fraternità e alla condivisione di Giovanni Battista.

Oggi è la giornata in cui raccogliamo le offerte per le attività di fraternità della nostra Caritas diocesana. Ci saremo?


Le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».

(Lc 3,10-18)