DIOCESI DI GORIZIA

Auguri del Vescovo Carlo

«Che cosa è restato del Natale? Degli angeli, della stella, dei pastori, …? I pastori non si sono più visti? E i magi con i loro doni? Sono tornati nelle loro lontane terre d’oriente e non si sono più visti; forse Giuseppe ha venduto i loro doni per pagare la fuga e l’esilio in Egitto. Gesù ha parlato di sé, del suo mistero di Figlio e del suo rapporto con il Padre solo a Gerusalemme nel tempio a 12 anni e poi il silenzio. Non è rimasto più niente del Natale negli anni fin troppo normali di Nazaret? Penso di no. Sicuramente il Natale, con il suo mistero e la sua gioia, è restato nel cuore di Maria e di Giuseppe e dello stesso Gesù: un’esperienza di luce e di rivelazione che ha illuminato la vita quotidiana di Nazaret e ne ha dato un senso che solo la Pasqua svelerà in pienezza.

Che cosa resterà del nostro Natale tra 20 giorni, di questo Natale ancora in tempo di pandemia, ma comunque nonostante tutto Natale? Forse niente, una volta spente le luminarie… O forse no: resterà una luce, interiore, ma non meno vera della stella dei Magi. L’Emmanuele, il Dio con noi, il Verbo di Dio si è fatto carne ed è venuto ad abitare con noi. Non siamo più soli, il Signore non ci abbandona e conosce la nostra umanità. Buon Natale allora a tutti il prossimo 25 dicembre, ma anche 20 giorni dopo e sempre perché il Signore è il Dio con noi.

Buon Natale, Vesel Božič, Bon Nadâl.