DIOCESI DI GORIZIA

Persona, tempo, comunità

Davvero la Chiesa portarci “oltre” e “al di là” della vernice che ricopre la nostra esistenza.

È vero, tutti abbiamo già incombenze e attività da svolgere quotidianamente, ma in questo tempo di Quaresima ci viene ricordato che c’è un combattimento da affrontare, innanzitutto interiore. Poi, a cascata, nelle nostre relazioni, nelle cose da gestire, sino all’organizzazione della vita sociale e planetaria.

Gesù, pieno di Spirito Santo, viene guidato proprio dallo Spirito nel deserto, quasi fosse un ring, per il combattimento che tutti ci attende, contro il diavolo. Questi è il divisore, colui che vuole contrapporci gli uni agli altri e renderci nemici di Dio. Come?

Ci suggerisce di vivere soltanto per soddisfare i nostri bisogni materiali (le pietre che diventano pane).

Ci spinge a compromessi con il male pur di restare a galla e avere successo (ti darò tutto il potere e la gloria se ti prostrerai…).

Ci inganna facendoci credere di non avere limiti (buttati giù, gli angeli ti sosterranno…), portandoci così ad allontanarci da Dio e a guadagnare invece la morte.

Il cammino quaresimale ci facilita la conversione e il cambiamento. Già questa pandemia ci sta costringendo a cambiare e a non accontentarci di agire per consuetudine o tradizione, ormai quasi saltate, ma per impegno e scelta personale.

Riusciremo a ritagliare tre minuti al giorno per un sano esame di coscienza serale?

E per interiorizzare la Parola di Dio dal sussidio missionario o dal Calendario della Parola? E poi dedicarci alla ricostruzione dei rapporti incrinati; utilizzare il nostro denaro per diventare più fraterni e solidali. Queste, infatti, sono le nostre armi.

Un percorso che coinvolge la nostra persona, che richiede tempo, come i quaranta giorni quelli del Signore Gesù.

E che coinvolge tutta la comunità, come scopriremo nelle proposte che ci offrirà la nostra Chiesa diocesana con il Vescovo Carlo.

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Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».

(Lc 4,1-13)