Seconda edizione della Giornata sul tema: “Nella vecchiaia daranno ancora frutti”. Papa Francesco invita gli anziani ad essere “artefici della rivoluzione della tenerezza”, e ricorda che visitarli “è un’opera di misericordia del nostro tempo”. A molti la vecchiaia fa paura. La considerano una sorta di malattia con la quale è meglio evitare ogni tipo di contatto: è la “cultura dello scarto”.
Nonni e anziani, invece hanno una grande responsabilità: insegnare alle donne e gli uomini del nostro tempo a vedere gli altri con lo stesso sguardo comprensivo e tenero che rivolgiamo ai nostri nipoti. Abbiamo affinato la nostra umanità nel prenderci cura del prossimo e oggi possiamo essere maestri di un modo di vivere pacifico e attento ai più deboli.
La cura degli anziani e il loro dialogo con le nuove generazioni è una preoccupazione costante di papa Francesco, che ha dedicato buona parte delle udienze del mercoledì di quest’anno a una catechesi sulla vecchiaia. Inoltre, l’intenzione di preghiera che affida a tutta la Chiesa attraverso la Rete mondiale di preghiera del Papa per questo mese di luglio è proprio per gli anziani.
La Chiesa concede l’indulgenza plenaria per chi visita o accompagna gli anziani soli nei giorni vicini al 24 luglio.
