DIOCESI DI GORIZIA

Eletto non vuol dire tranquillo

Chiedono a Gesù : Sono pochi quelli che si salvano?  E lui risponde: E tu, desideri entrare nella Vita attraverso la porta stretta del Vangelo?

Come al solito, il Signore sposta su un altro piano la risposta alla domanda posta.

Da un lato qualcuno chiede chi arriverà alla meta; dall’altro l’invito a mettersi con decisione in cammino. Da un lato l’idea che qualcuno decide del destino umano senza il nostro coinvolgimento; dall’altro una spinta straordinaria alla mobilitazione interiore e all’azione.

Volgerci verso oriente e occidente dobbiamo, verso settentrione e mezzogiorno, dove ci sono persone e popoli che attendono senso, giustizia e salvezza.

Il Dio di Israele, di Gesù Cristo e Signore nostro, li sta chiamando alla vita, alla giustizia, alla salvezza. Ma c’è bisogno di gente che faccia risuonare la sua Parola, il suo invito alla vita buona.

C’è bisogno di gente che apra le porte del cuore e delle comunità ai giovani, che tanto desiderano la gioia e che spesso la cercano in modi inadeguati, e che a volte sentono come unico spazio loro  disponibile quello del divertimento svagato offerto dal mercato.

C’è bisogno di comunità attente a chi si sente abbandonato, o perché nella malattia che gli taglia la strada o perché nell’incertezza sul proprio futuro.

C’è bisogno di cristiani che guardino nel profondo del cuore di chi cristiano non è, per scoprire il desiderio di felicità e di vita che tutti ci accomuna, mostrando la vita buona che nasce dal Vangelo di Cristo Gesù.

Popolo eletto significa scelto per portare la vita di Dio al mondo intero. Non vuol dire garantito o tranquillo.

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Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno».

(Lc 13,22-30)