DIOCESI DI GORIZIA

Una scelta, una promessa

Oggi il Signore Gesù ci propone un modo sconvolgente di guardare alla nostra vita, un modo innovativo e capace di guarire le ferite e le ingiustizie del nostro vivere comune.

Anche per questo motivo l’evangelista ci ricorda che “Gesù salì sul monte”, come Mosé sul monte Sinai, quando il Signore Dio stesso parlò consegnandogli le dieci parole della libertà che avrebbero costituito il popolo libero di Dio. Ma ora è Gesù stesso che ci parla: grazie a Lui, ci giunge allora la parola stessa di Dio.

Beati coloro che scelgono di essere poveri, potremmo ridire la prima beatitudine, perché hanno già Dio come re”. Ci viene chiesto qui a chi vogliamo appartenere, di chi vogliamo essere: se del Signore che tutto ci ha donato, e che sa creare fraternità e giustizia, o se vogliamo essere dipendenti e servi delle cose da avere o da guardare, che creano disuguaglianze e ingiustizia.

È crudo e realistico Gesù nel suo giudicare la nostra umanità: ci sono innocenti che soffrono e sono afflitti sino alle lacrime, persone oppresse senza la forza di rialzarsi e che possono soltanto subire con mitezza, gente che ha fame e sete di giustizia come del cibo e dell’acqua. A costoro il Signore promette il conforto e la felicità.

Ma questa promessa verrà anticipata grazie alle scelte di vita di chi presta aiuto al fratello con misericordia, grazie a chi ha il cuore puro da cattive intenzioni contro il suo prossimo. E questo consentirà loro di avere una profonda esperienza di Dio: non nel tempio o nella religione, quindi, ma nell’amore fattivo lo vedranno.

Ecco le beatitudini, ritratto di Cristo e vie da percorrere per la felicità.

A chi è fedele a tutto questo, a chi cerca la giustizia che viene da Dio e vuole avere come Dio come guida e re, il Signore Gesù ricorda che dovrà subire ostilità fino alla persecuzione. Ma solo così giungerà il regno di Dio.

E tu, che cosa sceglierai?

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il vangelo

Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra».

(Mt 5,1-12)