DIOCESI DI GORIZIA

«Signore, dammi quest’acqua»

 

Acqua! Certo, è un bisogno essenziale dell’uomo, come anche di tutto il nostro sconfinato piccolo pianeta. Oggi ci rendiamo conto che i nostri comportamenti e stili di vita condizionano anche la disponibilità di questa preziosa sorella del nostro vivere che credevamo illimitata.

Sete! Oggi la Parola di Dio ci rivela che per noi esseri umani l’acqua evoca anche una sete più profonda che quella del corpo. Abbiamo sete di amore, che elemosiniamo lungo tutto il corso della nostra vita.

Abbiamo sete di fiducia in noi stessi, che ci consente di affrontare le relazioni e gli impegnativi compiti quotidiani che ci sono affidati.

Abbiamo sete di fiducia in Dio, con la quale affrontare il presente e il futuro come poggiando su una roccia, invece che sul liquido incerto supporto delle tendenze sociali ed economiche del momento. Con la fede in Dio possiamo trasformare la fatica e solitudine dell’esistenza in un cammino verso una terra e la Vita promessa.

Oggi la Chiesa ci invita a contemplare e celebrare il Cristo, roccia colpita nel suo costato sulla croce, e da cui esce acqua e sangue, i sacramenti della chiesa che ci consentono di vivere da figli di Dio.

L’acqua del battesimo ci inserisce nella Vita stessa di Dio, infinitamente più grande di ciò che esce dal nostro pur meraviglioso DNA.

Il sangue-vita dell’eucaristia mantiene in noi questa Vita divina, cioè la capacità di amare come Cristo ha amato.

E noi, di che cosa abbiamo sete, schiacciati pesantemente dalle richieste del mercato?

E prima ancora: di che cosa ha sete il mio Signore? Che cosa si attende da me, lui che sulla croce mi ha gridato: ho sete?

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il vangelo

Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva».

(Gv 4,5-42)