Figlio di Davide chiama Gesù quella donna che chiede pietà per una figlia cattiva. Una donna straniera, non appartenente al popolo di Dio, ma che conosce le usanze e la fede dei credenti, tanto da utilizzare il loro linguaggio per chiedere aiuto.
Oh, come dovremmo interrogarci su che cosa vedono, odono, apprendono e riflettono gli stranieri che guardano alla fede pratica dei battezzati europei! Che messaggi lanciamo? Che cosa riusciamo a comunicare con i nostri comportamenti religiosi?
Eppoi quella donna chiama Gesù Signore. Così però fanno normalmente i discepoli nel Vangelo. Che cosa allora abita il cuore di chi sembra così lontano dai nostri modi di fare, tanto da suscitare in noi timore? Dio solo lo sa.
Certo è che con quel grido lanciato a Gesù il Vangelo ci mostra che la salvezza sta nel rivolgersi a Cristo, non nell’appartenenza formale a un popolo più o meno religioso oppure canonicamente alla Chiesa. Questa convinzione deve abitare anche i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre azioni.
Così infatti intende la Chiesa, che in ogni domenica e solennità si fa chiamare cattolica dai suoi figli battezzati, cioè universale, aperta ad ogni uomo, a tutto l’uomo, a tutti gli esseri umani.
Ancora, il grido accorato di quella madre che ha una figlia problematica rivela che la sofferenza ci accomuna tutti, il bisogno di essere salvati ci unisce davvero tutti.
Ci accomuni allora anche la compassione verso le lacrime degli altri, che hanno lo stesso colore e sapore delle nostre.
Ci accomuni anche la fede in Gesù che quella donna straniera aveva davvero grande, tanto da suscitare lo stupore del Signore. Fede accresciuta dal primo e dal secondo rifiuto di Gesù, ai quali essa risponde con la preghiera perseverante e fiduciosa.
Fede che, quando è accolta, da popoli diversi sa creare una sola grande famiglia di pace, come abbiamo visto e gioito nella splendida Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona.
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il vangelo
Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!».
(Mt 15,21-28)