Ci incuriosisce il fatto che i Vescovi italiani abbiano scelto il Vangelo odierno come guida al prossimo anno pastorale. Come mai? Entriamo anche noi, allora, in questa casa per curiosare e comprendere.
Innanzitutto è un luogo dove si vive da fratelli, tra Marta, Maria e Lazzaro. Non soltanto sono fratelli tra loro, ma anche accoglienti verso gli altri: ospitano Gesù. E lo accolgono ognuno secondo il modo che gli è più congeniale.
Marta si dà da fare per servire, ci mette tutta se stessa, tanto che l’evangelista racconta come essa fosse “distolta per i molti servizi” dall’ascoltare il Signore. E diventa aggressiva nei confronti della sorella Maria, che invece si bea della Parola di Cristo.
Chissà se nelle nostre case c’è ancora lo spazio per ascoltare Cristo Gesù e dargli il tempo che merita… E chissà se non siano forse anche i ritmi ossessivi che ci siamo dati, che contribuiscono ad alimentare tanti conflitti tra noi.
E chissà se durante le meritate vacanze estive di molti di noi avremo più tempo per la preghiera, per la lettura di qualche testo spirituale, per l’eucaristia. Non diciamo forse che sono gli impegni che ci tengono lontani dalla Chiesa del Signore? Bene, ora che per qualche giorno di impegni ne abbiamo di meno, approfittiamone!
Nella casa di Betania si vivrà anche il lutto e si protesterà per la paventata assenza del Signore. Ma sarà anche il luogo della festa per il fratello risuscitato da Gesù.
Meditiamo sulla casa dei fratelli di Betania. Ci insegnerà come essere fratelli tra noi, vivaci e accoglienti nella Chiesa.
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Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».
(Lc 10,38-42)