Insiste il Signore Gesù nel presentarci il momento presente come l’occasione per dire il nostro “sì“. A che cosa o a chi?
Figlio, oggi va a lavorare nella vigna. Dio stesso, il Padre nei cieli, cioè di tutti, ci invita a interpretare la nostra esistenza come un tempo operoso, in cui spenderci con tutto noi stessi.
Già lo facciamo, osserverà qualcuno; e qualcun altro aggiungerà: non abbiamo neanche il tempo di respirare. È vero, la nostra vita, specialmente degli adulti, è infarcita di richieste e di impegni.
Ma il Signore ci offre un senso a tutto ciò che compiamo: stai rispondendo a Dio tuo Padre, se fai le tue cose con giustizia, con amore e solidarietà.
E ci offre anche una direzione: vedi di lavorare per la vigna che è il Regno di Dio, l’umanità solidale di fratelli che si prendono cura gli uni degli altri, specie dei più poveri, che si prendono cura di questa splendida fragile casa comune che è il creato, in attesa del riposo finale nella casa di Dio, la casa della Vita senza confini.
La vigna alla quale il Padre ci invia è innanzitutto la nostra interiorità, la nostra anima, si diceva una volta. Tenerla limpida, riempirla di immagini e desideri buoni, far sì che essa possa nutrirsi della Parola e della Presenza del suo Dio e creatore: ecco un primo modo di lavorare nella vigna del Signore.
E poi impegnarci per l’educazione cristiana dei nostri figli, consentire che conoscano il Signore e che lo frequentino nella Chiesa è qualcosa che li aiuterà a crescere buoni e retti e farà migliore il nostro mondo.
Infine la nostra comunità civile, in particolare l’opinione pubblica troppe volte occupata da sciocchi che hanno eccessivo spazio nei mezzi di comunicazione, è la vigna di Dio che attende da noi parole giuste, rette, che spingano al bene chi le ascolta.
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il vangelo
Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?».
(Mt 21,28-32)