DIOCESI DI GORIZIA

«Fra le tenebre, la tua luce»

Che fiducia straordinaria ha il Signore nei nostri confronti! Voi siete il sale della terra, ci definisce. E nella Bibbia patto di sale, cioè perenne, viene definita l’alleanza tra Dio e l’uomo grazie al piccolo Israele.

Quasi a dire che, restando fedeli alle parole e ai modi di fare del Signore, i discepoli mantengono la qualità umana del vivere nella nostra Casa comune, che è la nostra terra. Dalla fedeltà dei cristiani dipenderà l’alleanza di Dio con l’umanità. Sconvolgente!

Di più ancora: Voi siete la luce del mondo, ci illumina il Signore. Ciò che i profeti vedevano nella Gerusalemme futura e nella Legge divina, cioè lo splendore luminoso di Dio, ora Gesù lo indica nei suoi discepoli.

Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino, canta il salmo 118. Ora questa luce bella, la “gloria” direbbe la Chiesa, la si vede nel modo di agire di quanti seguono Gesù. Ma se lo seguono davvero!

Infatti, ancora più terribile è l’ammonizione del Signore: se il sale perde il sapore, “diventa sabbia”, serve solo ad essere gettato fuori e calpestato dalla gente. Una comunità cristiana che nel suo agire tradisce il messaggio di Cristo, non ha ragione di esistere, taglia corto il Signore.

Un’occasione per essere luce e sale ce la offrono i nostri Vescovi in questa Giornata per la Vita. La morte non è mai una soluzione, ci richiamano.

Quando un figlio sembra di troppo, una malattia insopportabile, una relazione amorosa non rispondente alle aspettative e un conflitto nasce tra due popoli, la soluzione di dare la morte sembra così facile e risolutiva.

Ma in realtà dare la morte non risolve nulla, ci conferma la cronaca, anzi, crea vuoto, lacrime e sofferenza.

Sosteniamo e sosteniamoci reciproca­mente per una cultura di vita.

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il vangelo

Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa».

(Mt 5,13-16)