DIOCESI DI GORIZIA

«Gesù stette in mezzo»

Che incontro straordinario ci lascia intravedere il Vangelo odierno! Gesù risorto in mezzo ai suoi discepoli la sera del giorno di Pasqua.

È il primo giorno della settimana: sta iniziando qualcosa di nuovo nella storia dell’umanità e il “giorno dopo il sabato” non è la fine di un tempo, un “weekend”, ma l’inizio di un tempo diverso e nuovo, quello della vittoria della vita di Dio sulla morte dell’uomo.

Venne Gesù e stette in mezzo, ci folgora il Vangelo. È il Signore che deve stare in mezzo, quello è il suo posto. Non gli amici del paese, non l’educazione ricevuta, non “abbiamo sempre fatto così”, neppure la paura di peccare, ma il Signore Gesù sta in mezzo alla vita delle comunità cristiane.

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e venne Gesù. Assistiamo al ritmo primordiale della Chiesa, il battito del cuore delle Comunità cristiane: ogni ottavo giorno incontrarsi per accogliere il Signore risorto nella sua Parola e nel Pane spezzato.

Che gioia nel vedere le nostre famiglie, che sintonizzano gli impegni di casa e le priorità dello spirito sintonizzandosi sul ritorno del Signore che settimanalmente, nel “suo” giorno, incontra i suoi..

E che gioia, nei giorni scorsi di Pasqua, veder rivivere le nostre chiese e le vie dei nostri paesi abitate nuovamente dai passi e dei canti dei cristiani: così dev’essere ogni domenica!

E poi Tommaso: il suo desiderio di vedere alimenta e garantisce in noi la fiducia nel credere al Signore risorto, chie siamo beati anche senza vederlo di persona.

Ma abbiamo tra noi e le sue piaghe e le sue ferite nei tanti fratelli piagati e feriti dalla folle violenza di pochi.

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La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

(Gv 20,19-31)