Oggi contempliamo Gesù che vive una nuova esperienza: quaranta giorni nel deserto. Qui, nutrito dalla Parola del Padre, supera ogni tentazione e provocazione di satana.
È portato nel deserto e messo alla prova: a che cosa serviva? Era il Figlio di Dio, forse sapeva bene le cose da dire. Eppure è proprio lo Spirito santo che sospinge Gesù nel deserto.
Forse ha voluto essere messo alla prova per noi: oggi, infatti, siamo distratti da troppe cose ed è fatica riconoscere il tempo in cui Dio è vicino. Forse anche satana si nasconde in alcune di queste troppe cose.
Il deserto poi è come il silenzio: ecco che il Signore ci invita al silenzio prima di intraprendere una attività o di prendere la parola.
Dopo questa esperienza, Gesù diventerà consapevole della propria forza e inizierà a predicare. Il confronto e anche lo stare nella sofferenza ci maturano e ci fanno più forti, più potenti.
Anche per noi è inevitabile incontrare il deserto, nella nostra vita, con i suoi tanti demoni: egoismo, protagonismo, successo personale. E mentre noi, con tutte le forze, tentiamo di evitarci le crisi, Dio invece ci lascia viverle per uscirne più veri e più forti.
Anche noi ora abbiamo quaranta giorni per migliorarci, per vedere che cosa scartare nella vita e farla più nostra. E questo grazie al Battesimo, perché Lui è dentro di noi, mite e possente energia. Il suo scopo è farci diventare migliori.
Infine, il vangelo di oggi si chiude con Gesù che, appena uscito dal deserto, agisce.
Ecco, allora, che il deserto, da pietraia, intorno a Lui si popola. Dai sassi germoglia la vita e un’energia che ci risana, ci toglie la tristezza come una buona notizia: Dio è vicino, convertitevi e credete nel Vangelo. Credete nell’amore.
All’inizio della Quaresima, queste parole non sono un’imposizione, ma una promessa di più gioia, un sogno di più vita.
Comunità di Strassoldo
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il vangelo
Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
(Mc 1,12-15)