Che scena pungente e commovente e nel contempo ci viene proposta del Vangelo!
Una comunità ricostituita, ma mutilata, quella di oggi: sette sono i componenti, invece di dodici; alcuni “ripescati” come Tommaso l’assente, poi il convertito della prima ora Natanaele… E poi i soliti fedelissimi intimi di Gesù, come Pietro, i fratelli Zebedei e il discepolo che Gesù amava.
È una comunità che non funziona più tanto bene dopo la tempesta dell’arresto e dell’uccisione del Maestro. La tradizionale pesca notturna, infatti, va a vuoto.
Ma Gesù risorto c’è. Li attende sulla riva e si prende cura di loro con tenerezza e concretezza.
Intanto li fa esprimere sul magone che si portano dentro: non avete nulla da mangiare? Devono rispondere amaramente di no, nonostante la faticata notturna.
Forse innanzitutto di questo avremmo bisogno, di essere ascoltati sulle nostre ferite, sugli sforzi apparentemente inutili di educare e far crescere cristiani nostri figli, o sugli esiti della faticosa conflittualità latente del nostro mondo.
E poi il Signore da loro un suggerimento semplice su come agire, anche se non intuitivo, come ad esempio usare la mano sinistra, quella più debole, per lanciare la rete dalla parte destra.
Chissà se anche nelle nostre comunità o famiglie c’è una “mano sinistra”, che poco consideriamo, ma che magari potrebbe essere una risorsa per i momenti difficili…
Gesù fa loro trovare un po’ di cibo buono sulle braci accese. Da dove verrà quel pesce arrostito al quale i discepoli aggiungeranno il loro appena pescato? O forse è proprio il Signore Gesù il pesce buono che troviamo sui nostri altari già pronto?
Con quel cibo sarà più facile per Pietro risalire la china dei tre rinnegamenti con le tre affermazioni di amore, verso Cristo, anche se imperfette.
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Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci.
(Gv 21,1-19)
