Non dovete mangiarne, altrimenti morirete!. Così il Signore Dio all’umanità che sta scoprendo le sue innumerevoli possibilità. Però, come siamo strani noi umani: un’indicazione a salvaguardia della vita viene riletta come vessatoria e imprigionante. Abbiamo proprio bisogno di un cammino per uscire dal deserto delle tentazioni.
Ci sono le tentazioni di tutti, che quasi come un virus attaccano la nostra natura umana. Senza Dio saremmo più liberi, lui è quello che complica la vita con mille regole e proibisce tutto ciò che è piacevole: perché non provare a vivere senza limiti, e vedere l’effetto che fa ad essere onnipotenti?. Questa è la prima e fondamentale tentazione cui siamo sottoposti.
Invece il Signore Dio è Colui che ci ha fatti liberi, ci ha creati a sua immagine e somiglianza, ci offre un universo intero nel quale scoprire e gioire.
Poi ci sono le tentazioni del maligno rivelateci dal Vangelo e che Gesù ha superato, nel deserto. Vivere per soddisfarsi consumando cose e persone come fossero povero cibo; vivere per apparire sopra gli altri essendo visti ed ammirati da tanti; vivere per avere cose e determinare la vita altrui scendendo a compromessi con il male.
Se l’Adamo-umanità soccombe a questi inganni, Cristo Gesù non cede e sconfigge il maligno. Egli offre a noi battezzati la possibilità di essere guariti nelle nostre cadute dalla grazia di Dio.
Ecco allora il cammino che ci propone la Chiesa: è fatto di preghiera, ascoltando di più la Parola di Dio, specie nell’eucaristia domenicale, in cui il Signore stesso si fa nostro pane per farci stare uniti a Dio.
Poi il digiuno, non soltanto dal cibo, ma dalle cattiverie, dagli egoismi, dal tanto guardare i piccoli e grandi schermi che ci rubano il tempo, così prezioso per noi.
Ecco infine l’elemosina, che ha a che fare con la misericordia: non significa dare alla Santa Chiesa meno di un caffè, ma condividere parte dei nostri beni con i più poveri, anche se lontani, per ricostruire l’umanità di fratelli voluta dal nostro Creatore e Signore.
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il vangelo
Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
(Mt 4,1-11)