DIOCESI DI GORIZIA

«Non spetta a voi conoscere…»

«… i tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere». Così Gesù ai suoi che gli chiedono quando finalmente ci sarà il “regno di Israele”, quando cioè tutti saranno uniti in comunione e riconosceranno la verità di Dio, vivendo secondo i suoi insegnamenti.

Chissà se anche noi avvertiamo il desiderio che finiscano i conflitti e ci sia la pace, che i figli seguano il Signore e il suo Vangelo, che gli sposi non litighino e non si separino…

Il Signore Gesù ci salva dalla domanda sul “quando”, completamente fuori dalla nostra portata, e ci spinge piuttosto verso il “con chi” e il “come” affrontare il presente.

Il primo “chi” è innanzitutto Lui stesso, ormai oltre la vita terrena simile alla nostra, schiacciata e limitata dal “qui e ora”. Cristo Gesù è ormai “in cielo”, cioè sempre presente a tutti e a ciascuno. Un po’ come il sole – è un’immagine! – che più sta in alto, più è visibile e godibile da tutta l’umanità.

Con noi ci sarà lo Spirito Santo, il Dio delicato nel nostro intimo che ci insegna le cose da dentro. Ecco perché nel “come” affrontare il presente, il Signore ci invita ad aprirci allo Spirito Santo, donatoci nel Vangelo e nei gesti della Chiesa, i sacramenti.

E poi ci spetta di raccontare la Buona Notizia che Gesù Cristo è più forte della morte e della cattiveria, sia a chi è vicino e religioso, sia a chi non lo è e sta ai confini della terra.

Nella Giornata delle comunicazioni sociali, Papa Francesco ci suggerisce di essere persone capaci di ascolto profondo e vero dell’altro.

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Gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra». Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto.

(At 1,1-11)