Ninive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino, ci racconta la prima lettura odierna. Eppure Giona profeta va, cammina, parla di ciò che ha sentito dal Signore, anche se difficile da comunicare e soprattutto da accettare.
Nella Domenica della Parola di Dio ci viene ricordato che Dio parla: esce dal silenzio e nel suo amore si rivolge all’umanità. In Gesù, Dio ha parlato in modo definitivo agli esseri umani e ha una lieta notizia da offrire, un Vangelo: il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino.
Se a scuola abbiamo studiato la storia dell’umanità, fatta di imperatori, di guerre, conquiste e commerci, la Parola di Dio ci rivela la storia della salvezza dell’umanità: Dio che ci ha creati per amore, noi che lo rifiutiamo ostinatamente, lui che ci recupera e ci guarisce, ci spinge a vivere da fratelli, ci offre la Vita senza confini. E tutto questo dentro la storia umana.
Convertitevi, chiede Gesù a chi lo ascolta. Ciò significa che soltanto con la nostra libertà gli possiamo andare incontro, soltanto con lo slancio personale e il cambiamento costante del nostro stile di vita possiamo corrispondergli.
Convertirsi significa abbandonare la mentalità mondana: io, io prendo quello che mi piace e non importa come; io e nessun altro e nemmeno Dio, perché tanto dovrò morire.
Nella conversione, invece, scopriamo che veniamo da Dio e di questo lo ringraziamo; la nostra vita è per gli altri e per il Signore; vivere consiste nell’amare e nel servire; e il Signore ci farà vivere per sempre.
Davvero la Parola di Dio converte i nostri cuori e ci libera dai legami ossessivi con le cose e dal confidare soltanto nelle persone, come ci ricordano le parole paradossali dell’apostolo Paolo nella seconda lettura odierna.
Rimaniamo, allora, nella Parola di Gesù!
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il vangelo
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini».
(Mc 1,14-20)
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SUSSIDIO LITURGICO PASTORALE
