DIOCESI DI GORIZIA

«Vi darò ristoro…»

Nel vangelo di questa domenica Gesù si presenta come colui che conosce il Padre in modo unico, rivelando il volto misericordioso e compassionevole di Dio.

A coloro che sono piccoli, cioè aperti e disposti ad accogliere la sua Parola, Gesù promette un riposo per le loro anime. Ci invita a prendere su di noi il suo giogo, imparando da Lui che è mite e umile di cuore.

Nelle sue parole incontriamo una guida preziosa e costante per la nostra vita quotidiana.

Il Signore ci invita a lasciare il peso dell’orgoglio e dell’egoismo che spesso ci affligge, per abbandonarci a Lui con fiducia e umiltà. Egli ci offre la quiete che placa il tumulto, la pace interiore che deriva dalla consapevolezza di essere accolti e amati da Dio.

Esperienza unica che offre un richiamo implicito alla missione di tutti i credenti. Gesù ci invita a imparare da Lui e a portare il suo giogo, un impegno che comporta la testimonianza e il servizio verso il prossimo.

La dolcezza e l’umiltà di Gesù possono risplendere nelle nostre azioni quotidiane se ci apriamo a lui con tutta la forza dello Spirito Santo che sostiene il cammino della vita.

Come discepoli di Cristo, siamo chiamati a compiere passi di umiltà e a condividere il suo amore con coloro che ci circondano.

Accogliamo il suo invito a condividere il suo giogo, comprendendo quell’esempio di  gratitudine e fiducioso abbandono a Dio.

Anche San Paolo ci ricorda che la lotta interiore tra la nostra natura e lo Spirito di Dio che abita in noi può essere sempre molto complessa e metterci alla prova, ma la grazia di Gesù ci sostiene e ci rende capaci di superare i nostri limiti.

La fede e la grazia di Dio diventano per noi gli eventi della sua misericordia nel mondo.

Così anche per noi l’espressione di questo incontro diventi canto di lode e gratitudine al Signore che è adorato da ogni generazione. (don Manuel)

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il vangelo

Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

(Mt 11,25-30)