DIOCESI DI GORIZIA

Voce che ridesta il cuore

Che bella la preghiera colletta iniziale della messa domenicale odierna: O Dio, voce che ridesta il cuore, invochiamo.

Ancora il Signore lavora sul nostro desiderio, raffigurato qui nella bella immagine del cuore.

Che cosa cerchiamo nella vita? Che cosa desideriamo? Il Signore, attraverso la voce della Chiesa, ci propone la Sapienza, splendida ragazza sempre bella, che conosce il segreto della vita buona e gioiosa.

Cerchiamola! Desideriamola, lei che possiede l’arte del vivere! Non va scambiata con misere cose da comprare o rapide sensazioni da provare. Non perdiamo l’appuntamento con la Sapienza perché impegnati in tante cose (tutte davvero necessarie?) da fare o da guardare!

E proprio un incontro oggi ci propone il Signore Gesù. La Sapienza, che è lui stesso, ci rivela che la nostra vita presente è un andare incontro allo Sposo che ci attende alla grande festa di nozze finale.

Sapere (ha che fare con “sapienza”…) che l’esito della nostra vita terrena, pur passando attraverso la porta stretta della morte corporale, è l’incontro con Qualcuno ci riempie di pace e di forza.

Di pace, perché sappiamo che non saremo perduti. Di forza, perché Gesù quando diceva queste cose sapeva bene che sarebbe stata la persecuzione la porta a cui avrebbero bussato i suoi amici nel cuore della notte, con in mano le lampade accese. Per noi qui oggi le cose sono assai più facili.

E ancora, la Sapienza ci ricorda di non dimenticare i piccoli vasi, cioè le nostre giornate, da riempire con opere di giustizia e di generosità.

Sciocche sono metà delle ragazze della parabola perché, pur avendo ascoltato, non hanno messo in pratica le parole e i suggerimenti della Sapienza.

E noi?

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il vangelo

«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”.

(Mt 25,1-13)